Fighting system Jeet Kune Do

In Cantonese Jeet (intercettare), Kune ( pugno) e Do (la via), letteralmente significa "la via del pugno che intercetta".


Il nucleo dell'arte marziale nota come "Jun Fan - Jeet Kune Do" prende origine da un insieme di metodi di allenamento, attitudini, filosofie, tecniche di combattimento e concetti elaborati, che Bruce Lee (Lee Jun Fan) ha ricercato e catalogato da tra il 1967 ed il 1973. Nel corso degli anni, il Jeet Kune Do è stato protagonista di un importante processo evolutivo.

La base del metodo Jun Fan di Bruce Lee è stato costituito dal Gung Fu Cinese - con un'importante impronta data dall'apprendimento maturato presso il Maestro Yip Man nello stile Wing Chung ma ha tuttavia incorporato elementi e concetti tecnici riconducibili alla Savate Francese, alla Boxe Occidentale, alla Muay Thai nonché alla Scherma Occidentale. Lotta, leve e proiezioni (grappling) sono comunque stati a loro volta parte integrante del metodo di Lee.


Riguardo il JKD esiste comunque una grande confusione circa cosa costituisca l'essenza dello "stile non stile" di Bruce Lee, questo infatti non è una semplice raccolta di tecniche prese da sistemi di combattimento diversi tra loro, ma, caratteristica fondamentale del sistema è il metodo di analisi del combattimento, finalizzato ad individuare  - tramite un processo di costante semplificazione - ciò che meglio si adatta alla situazione, alle caratteristiche del praticante e dell'avversario.

Se il Jeet Kune do può essere definito come il sistema tecnico, tattico-stretegico di combattimento elaborato da Bruce Lee, si possono definire come JKD Concepts i concetti che del Jeet Kune Do stesso possono essere integrati nello studio di qualsiasi arte marziale, seguendo quel processo di continua evoluzione e ricerca nel miglioramento del proprio sistema di combattimento che, secondo lo stesso Lee, ogni marzialista dovrebbe seguire.


"Absorb what is useful, reject what is useless and add what is yours" è il concetto che meglio descrive l'essenza del Jeet Kune Do: assorbire ciò che è utile, rigettare ciò che non è utile e aggiungere ciò che è più congeniale a se stessi.